Biografia

Berkeley Rodmell, nome d’arte di Fabrizio Nanni, nasce a Roma nel 1976. Dal 1996 al 1999 frequenta il corso di laurea in Medicina all’Università La Sapienza di Roma, e contemporaneamente inizia a formarsi artisticamente con Samuel Montealegre, artista e teorico dell’arte, una delle maggiori personalità del panorama culturale. Nel 1997 si iscrive all’Accademia Nazionale D’Arte Drammatica Silvio D’Amico a Roma, diplomandosi nel 2000. Nel contempo segue seminari di danza contemporanea e, per approfondire la conoscenza del Giappone, di danza Butoh. In quel periodo partecipa come attore a spettacoli anche di compagnie internazionali quali il Living Theatre e il Tanztheater di Pina Bausch. Nel 2002 si reca a Londra dove vive per 3 anni e approfondisce lo studio della lingua e ciò gli facilita anche di interpretare alcuni ruoli per spettacoli teatrali, cinematografici e televisivi. Ed è lì che nello studiare testi di Shakespeare collega parola e gesto pittorico, e questo gli serve per ulteriori approfondimenti nel campo delle arti visive, a cui si dedicherà interamente. Le visite alla Tate Britain gli hanno permesso di approfondire l’opera di Turner che aveva creato in lui già tanto entusiasmo attraverso i libri d’arte. Torna a Roma nel 2005 e inizia l’attività di giornalista scrivendo di arte, musica e spettacolo per quotidiani e il web. L’anno seguente si trasferisce sul lago di Como e continua il percorso artistico frequentando corsi di disegno, pittura e tecniche incisorie a Como e a Milano. Dal 2009 al 2012 cura gli allestimenti e la parte grafica per il Parco e il Museo del Volo – Volandia, sito negli storici hangar dell’industria aeronautica Caproni, accanto all’aeroporto di Milano-Malpensa. Nel 2017 il comune di Como promuove una mostra personale di una selezione di autoritratti tenutasi allo Spazio Natta della stessa città. Durante gli ultimi tredici anni in Italia, mantiene viva la passione per la lingua e la cultura britannica con soggiorni periodici a Londra per seguire eventi culturali.

Bio

Berkeley Rodmell (Rome, 1976), nom de plume of Fabrizio Nanni, attended the graduate course in medicine at La Sapienza University in Rome from 1997 to 1999, and began his artistic training in fine arts with artist and art theorist Samuel Montealegre, one of the most outstanding personalities in the contemporary art. In 2000 Berkeley received his bachelor’s degree in acting from Silvio d’Amico National Academy of Dramatic Arts in Rome. He took part in workshops of contemporary dance and Butoh dance, developing further his interests in the Japanese culture. Rodmell performed as an actor in national and international productions such as by the Living Theatre and the Pina Bausch Tanztheater Company. In 2002 Rodmell moved to London where he has been living for three years. That experience gave him the opportunity to study the English language further and therefore making Berkeley perform in several productions on stage, cinema and tv. Besides, following a serious critical study of Shakespeare’s plays, Berkeley linked the word to the pictorial gesture. This took him to extend his investigation to visual arts, to which Rodmell dedicated himself entirely. The regular visits to Tate Britain nourished his research, enriched by seeing the works by Turner whom Berkeley had admired on art books several years earlier. Rodmell went back to Rome in 2005 and started working as a journalist, writing about art on newspapers and web. The year after Berkeley settled down on lake Como, carrying on his artistic training and attending courses of drawing, painting and etching in Como and Milan. From 2009 to 2012 Rodmell worked in the Park and Museum of Flight – Volandia designing the permanent display and the temporary exhibitions of its collection, housed in the historical Caproni factory, beside the Milan-Malpensa Airport. In 2017 the municipality of Como organized and promoted a solo exhibition featuring a selection of his self-portraits at the Spazio Natta in the same city. During the last thirteen years, Berkeley has been staying in London periodically to follow cultural events, pursuing his passion for the language and culture of Great Britain.